La XXIII edizione del Premio Anima, che si è svolta l’11 novembre a Roma, alla Terrazza Caffarelli in Campidoglio, ha voluto anche quest’anno valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo della cultura e dell’arte del nostro Paese alla crescita di una coscienza dell’etica, della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica.
Nel ricordare il complesso e turbolento scenario geopolitico internazionale, la cerimonia ha evidenziato l’importanza di valori universali e prioritari come la solidarietà, l’inclusione sociale e la sostenibilità, puntando l’attenzione su temi sempre più stringenti e attuali: dai conflitti in corso in molte parti del mondo all’immigrazione, dalla violenza domestica e di genere alla crisi climatica e alla valorizzazione delle diversità.
“In un contesto internazionale caratterizzato dalla drammatica crisi in Medio Oriente e dal perdurare della guerra in Ucraina – ha affermato la presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa Sabrina Florio – vogliamo contribuire a dare una risposta concreta ed efficace alle nuove sfide ambientali, culturali e sociali, puntando l’attenzione su valori universali chiave per il progresso globale in un’ottica di sviluppo sostenibile, come la solidarietà e l’inclusione sociale. Per raggiungere questo obiettivo però è necessario un approccio integrato, capace di coinvolgere tutti gli attori dello sviluppo, dai governi ai cittadini, dal mondo culturale a quello imprenditoriale, perché come ha affermato recentemente il presidente Mattarella “è nei momenti di maggiore crisi che si riesce a trovare la forza e il coraggio per disegnare intese a favore del bene comune’”.
“Come ogni anno il Premio Anima vuole rappresentare l’importanza, per il mondo delle imprese, di temi quali l’etica, l’inclusione sociale la solidarietà, valori prioritari e necessari per la società, ma anche parte integrante del fare impresa – ha sottolineato il presidente del Premio Anima Luigi Abete –. In un contesto esterno sempre più complesso e globale, è fondamentale che le imprese siano consapevoli della propria funzione sociale, che sappiano farsi carico dei bisogni e delle fragilità della collettività, creando occasioni di aiuto e sostegno e che contribuiscano a rendere l’inclusione sociale un obiettivo reale e praticato”.
Sette i premiati nelle categorie Cinema, Fotografia, Giornalismo, Letteratura, Musica, Teatro e Premio Speciale, nel corso della cerimonia presentata da Giovanni Anversa.
La serata è stata aperta dall’esibizione musicale della BIO Blind Inclusive Orchestra, premiata per la categoria Musica e diretta dal Maestro Alfredo Santoloci, “l’unica al mondo – si legge nella motivazioni – che unisce musicisti non vedenti, ipovedenti e vedenti in un organico professionale capace di valorizzare la ricchezza della diversità e l’inclusione sociale, attraverso il talento, l’impegno e il potere universale, che solo la musica possiede, di unire le persone e superare ogni barriera”.
Il premio per la categoria Cinema è andato al film “Familia” di Francesco Costabile “per l’intensità e la profondità con cui ha saputo trascinare in una quotidianità familiare drammatica, fatta di brutalità e violenza, per compiere poi un potente percorso di rinascita”.
Alla fotografa Silvia Camporesi è stato assegnato il premio per la categoria Fotografia “per il suo percorso espressivo, sempre concentrato sulla ricerca dell’identità – perduta o ritrovata – dei luoghi visitati, per riportarne alla luce lo spirito più essenziale”. Particolare attenzione è stata data al suo progetto di fotografia di reportage e di alto valore sociale, in seguito al tragico alluvione in Romagna nel 2023.
Il giornalista Lorenzo Cremonesi è stato premiato “per il rigore e l’obiettività con cui porta avanti, in qualità di inviato nelle zone più calde del pianeta, il racconto dei fronti di guerra sulla scena mondiale”. Il libro “Ritorno in Puglia” di Marco Ferrante ha ricevuto il premio nella categoria Letteratura con la seguente motivazione: “Per la forza e la straordinaria qualità letteraria con cui ha saputo raccontare, attraverso una lente personale e regionale, una grande storia di umanità, di etica privata, di odio insensato, dove i temi universali dell’immigrazione, dell’integrazione sociale e culturale e del Mezzogiorno d’Italia si fondono con le trazioni di un antico mondo agrario e le spinte all’innovazione dell’imprenditoria familiare”.
Il riconoscimento per la categoria Teatro è andato a Marco Paolini “per la sua carriera e attività di narratore civile e di portatore di memorie, con particolare attenzione al suo ultimo progetto “Mar de Molada”, un racconto del territorio partendo dall’acqua, elemento fondamentale della vita e del nostro modello di sviluppo”.
Il Premio Speciale è andato a Nico Acampora “per il suo impegno a favore dell’inclusione sociale, grazie al modello innovativo di PizzAut, un laboratorio e uno spazio di integrazione e relazione che valorizza la diversità, offrendo percorsi formativi e opportunità lavorative”.
Ai vincitori è stata consegnata un’opera il cui progetto è stato donato dall’architetto Augusta Fabbri Galletti. Il disegno si ispira alla simbologia legata al concetto di anima sedimentato nella memoria collettiva. Un’ala di farfalla stilizzata si delimita su una superficie verticale tramite la sua assenza, il vuoto proietta la luce su un corrispettivo sagomato e con un gioco di segni e ombre ricompone l’immagine di una farfalla immateriale, che al variare della luce cambia la sua posizione, è in movimento ma è solo un’illusione. La crisalide rappresenta l’uomo con le sue infinite potenzialità, il premio Anima ne è la dimostrazione e valorizza tutto questo.
Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del Premio Anima e della Fondazione Bnl Luigi Abete, il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, la presidente di Anima Sabrina Florio, il direttore generale di Confindustria Maurizio Tarquini, lo Special Advisor per l’Intelligenza Artificiale di Confindustria Alberto Tripi, l’assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio Simona Baldassarre, l’assessore alle Attività produttive e alle Pari opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, la presidente di Bnl Bnp Paribas Claudia Cattani e il presidente di Luiss Luigi Gubitosi.
I VINCITORI
CINEMA – “Familia” di Francesco Costabile
FOTOGRAFIA – Silvia Camporesi
GIORNALISMO – Lorenzo Cremonesi
LETTERATURA – “Ritorno In Puglia” di Marco Ferrante
MUSICA – BIO Blind Inclusive Orchestra
TEATRO – Marco Paolini
PREMIO SPECIALE – Nico Acampora
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