Le imprese italiane puntano sulla formazione manageriale per affrontare la trasformazione digitale. I risultati dell’Avviso 1/2024 di Fondirigenti evidenziano un impegno significativo verso l’acquisizione di competenze digitali cruciali per migliorare la competitività e l’occupabilità.
Con 1.128 proposte formative ricevute e richieste di finanziamento per 13,7 milioni di euro, l’Avviso ha superato del 30% lo stanziamento previsto di dieci milioni di euro, con oltre 2.200 dirigenti interessati, con una media di 2 dirigenti per piano. Il 42% dei piani è presentato da medie imprese, il 41% da imprese di grandi dimensioni: più ridotta la partecipazione da parte di piccole imprese (16%) ma con un valore più elevato di quello dei precedenti avvisi.
“Il risultato raggiunto è molto lusinghiero – commenta Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti – perché l’obiettivo dell’Avviso non era tanto quello di formare degli esperti di innovazione digitale, quanto di rafforzare la capacità dei manager italiani di sfruttare la leva digitale per migliorare i diversi processi aziendali, irrobustire le strategie aziendali e gestire al meglio le persone che costituiscono la comunità aziendale: le priorità indicate dai singoli piani indicano che tale funzione abilitante è stata pienamente colta dalle imprese partecipanti”.
La partecipazione è stata diffusa in tutte le regioni italiane, eccetto la Valle d’Aosta, con Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia in testa. Le regioni del Sud, grazie a specifiche premialità, hanno mostrato una crescente partecipazione, con la Campania al quinto posto per numero di proposte.
Le iniziative formative aggregate, rappresentanti l’11% dei piani ricevuti, vedono il Veneto come la regione più attiva. Questi piani sono prevalentemente presentati da grandi imprese, che spesso guidano tali aggregazioni.
“I positivi risultati ottenuti con questo Avviso – sottolinea Marco Bodini, presidente di Fondirigenti – sono la prova tangibile dell’importanza decisiva del fattore umano, e in particolar modo del management, nelle straordinarie trasformazioni che caratterizzano questa fase storica. Solo mettendo le innovazioni digitali al servizio delle persone, e non viceversa, le aziende possono, al tempo stesso, migliorare la loro competitività e individuare le condizioni tecnologiche capaci di garantire maggiore efficienza. La formazione manageriale non è un optional, ma un alleato prezioso dei dirigenti per governare, con le giuste competenze, questi processi”.
Nelle preferenze delle imprese si evidenzia una netta prevalenza dell’applicazione del digitale al miglioramento dei processi aziendali. Più contenuta la presentazione di piani riguardanti l’organizzazione del lavoro, che sembra interessare in primo luogo le medie imprese. Al terzo posto i piani relativi all’area sostenibilità, in cui la trasformazione digitale è posta al servizio dell’efficientamento energetico, della riduzione delle emissioni, del reporting di sostenibilità.
Da ultima, l’area dedicata al rafforzamento delle capacità individuali per l’innovazione del mindset manageriale nei processi di collaborazione, networking, negoziazione e comunicazione all’interno di ambienti e organizzazioni digitalizzate.
I piani saranno ora sottoposti ad una valutazione di merito da parte di una Commissione esterna che redigerà una graduatoria degli ammessi al finanziamento.
Per informazioni, consultare la sezione dedicata sul sito di Fondirigenti
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