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Cwnet e la forza di un’offerta sartoriale

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Il percorso commerciale di Cwnet è cominciato nel 2001, vestendo i panni di una startup animata dal desiderio di andare a riempire, in prospettiva, i possibili vuoti industriali generati da quella liberalizzazione che aveva finito per cambiare le carte in tavola nel settore delle telecomunicazioni. Nel tempo il “menu” della Pmi con quartier generale a Massa, in provincia di Massa Carrara, si è arricchito di tante altre competenze e oggi, in un mondo così dinamico come quello in cui opera l’azienda toscana – 3,2 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 21 dipendenti – ed in cui, quasi ogni giorno, viene presentata sul mercato una novità sostanziale, l’essere in grado di farsi sempre trovare pronti nel momento del bisogno della clientela diventa essenziale.

“Siamo partiti dal dial up rumoroso dei modem di qualche tempo fa, per poi passare alla fibra ottica, alle connessioni satellitari e radio terrestri e nel 2008 ci siamo lanciati anche nella telefonia voce da rete fissa – spiega Marco Bondielli (nella foto in alto), consocio fondatore e attuale amministratore delegato di Cwnet –. Lavoriamo con realtà industriali situate in tutta Italia in maniera sostanzialmente indifferenziata, a parte una presenza più capillare nel nord-est, visto che sono Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia le regioni in cui vengono richiesti maggiormente i nostri servizi”. In più, l’impresa massese può contare su una serie di attività parallele che contribuiscono a darle ulteriore visibilità. “Si, perché, a margine di tutto quanto può essere considerato core business, mettiamo quotidianamente in campo pure servizi legati ai cloud, alla posta elettronica, alla Pec, mentre sul web ci occupiamo anche di domini”.

 

Riservate ad una clientela che va dal residenziale altospendente fino alle piccole e medie imprese con un centinaio di dipendenti ed un fatturato intorno ai 30-40 milioni di euro, le prestazioni fornite da Cwnet sono in ogni caso di livello medio-alto e vengono erogate da un team tecnico con alle spalle un know how d’eccellenza. “Su tutto il territorio italiano, come dicevo, disponiamo di partner capaci di arrivare sul posto in cui è richiesto il nostro intervento e di studiare la soluzione migliore, faccio un esempio, per riuscire finalmente vedere la tv con un segnale 8k anche in quella taverna dove, fino a quel momento, era stato impossibile farlo. Servizi che, parallelamente, offriamo pure per fibra ottica o segnale satellitare”.

Dovendo fare poi in conti con un genere di regolamentazioni che rendono l’attività estremamente onerosa e con una burocrazia che, come sottolinea Bondielli, diventa sempre più soffocante, all’imprenditore tipo del settore telecomunicazioni (e non solo) si sta presentando da qualche tempo pure un ulteriore problema da provare a risolvere. “È quello della quasi impossibile reperibilità sul mercato di tecnici di settore. E il fatto di essere spesso in competizione con grandissime multinazionali non ci aiuta di certo a venire a capo di una complessità di non facile soluzione. Sono professionisti introvabili che, a questo punto, dovremmo formare direttamente in casa, spendendo perciò quattro, cinque anni su un ingegnere neolaureato. Un tempo troppo lungo per chi ne avrebbe invece bisogno già nell’immediato”.

 

Non avendo sbocchi d’attività all’estero, Cwnet ha deciso di concentrarsi sul mercato interno, interventi tecnologici che riempiono completamente l’agenda giornaliera della Pmi toscana. “Una scelta quasi obbligata considerato che, in questo momento, la domanda italiana assorbe tutto il nostro potenziale. Quindi la voglia di internazionalizzazione è stata per ora accantonata in attesa di capire su cosa puntare nel futuro prossimo”.

Rispetto ai maggiori player presenti nelle telecomunicazioni, la realtà con base Massa è poi convinta di poter offrire qualcosa di diverso, di molto più in sintonia con le richieste del singolo cliente. “Nel segmento che frequentiamo assieme, loro vendono principalmente commodities e l’unico aspetto che fa la differenzia è il prezzo – chiarisce l’ad dell’azienda toscana –. Avendo una rete fitta di partner, dall’antennista al system integrator, chi può spendere un po’ di più rispetto alla media viene da noi. Questo anche perché la grande azienda può non riuscire a darti udienza se magari hai la villetta sul cocuzzolo di una montagna e vuoi un servizio dedicato. Solo in una piccola parte dei comuni italiani non abbiamo persone per avviare una consulenza diretta in casa o ufficio, ma disponiamo di una rete che in ogni caso riesce a coprire tutta la penisola”.

 

Per l’immediato futuro, infine, Cwnet ha pronto il progetto che le consentirà di riempire l’unica mancanza ancora presente nella propria offerta tecnologica. “Posso confermare che stiamo per entrare pure nel mondo del mobile, passo che contiamo di portare a definitivo compimento entro la fine dell’anno in corso. È un’idea che era da tempo nei nostri pensieri, progetto che possiamo definire come la chiusura di un cerchio per Cwnet. Siamo piuttosto avanti e proprio nelle ultime settimane il processo ha subìto una netta accelerazione”, conclude Marco Bondielli.

 

 

 

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