Software house che da quarant’anni si occupa di realizzare e manutenere sistemi informativi su misura e di progettare infrastrutture Cloud, hardware e sistemi per la cybersecurity, Labinf Sistemi – 3 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 35 dipendenti – ha sviluppato nel tempo soluzioni innovative nel campo della gestione aziendale avvalendosi di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) che vengono configurati espressamente per i processi critici delle varie organizzazioni. Attiva nei settori manifatturiero e dei servizi, oltre che in diversi rami della Pubblica amministrazione, l’azienda con quartier generale a Chivasso, in provincia di Torino, è ora guidata da Chiara, Giorgio e Lucia, seconda generazione imprenditoriale della famiglia Morizio.
“Nata intorno all’inizio degli anni ‘80, Labinf Sistemi si è da subito dedicata alla cura di quei sistemi formativi che adesso va di moda chiamare software gestionali – spiega Lucia Morizio (nella foto in alto), che nella Pmi piemontese si occupa dell’area commerciale, dei sistemi di gestione della qualità e, più in generale, di business development –. Come punto di forza abbiamo le capacità di riuscire a ricercare e proporre alla clientela soluzioni tecnologiche avanzate e innovative, poggiando il tutto sulla notevole capacità di adattamento ad un mercato, come il nostro, sempre in continua oltreché veloce evoluzione”.
Un modo di fare che nel 2006 ha portato Labinf Sistemi ad iniziare a proporre soluzioni Cloud, mentre, nove anni più avanti l’azienda della famiglia Morizio ha introdotto nel proprio “menù” tecnologico anche l’applicazione dei criteri di Industria 4.0, ormai diventata 5.0. “Lavoriamo sia per il privato che in ambito pubblico e il fatto che ogni settore ci richieda di adeguarci alle sue peculiarità ci mette poi nella condizione di poter applicare quelle conoscenze pure in altri campi commerciali. In questo modo, durante il progressivo sviluppo del know how aziendale, abbiamo potuto apprezzare le potenzialità offerte dall’open source, che successivamente si è stabilito di proporre anche al settore privato con ottimi risultati. Considerato inoltre che in quasi tutti gli ambienti industriali la trasformazione digitale è ormai un insieme indispensabile di innovazioni da adottare e non più solo una scelta, abbiamo deciso di provare a distinguerci seguendo il solco dell’ampia gamma di soluzioni che siamo capaci di offrire al cliente”, chiarisce Morizio.
Particolarmente gradita dalla clientela, la proposta legata all’open source ha meritato voti alti dai committenti soprattutto per l’elevata possibilità di personalizzazione del software alle loro esigenze. “In sostanza gli abbiamo fatto conoscere un qualcosa che si adatta ai processi specifici dell’azienda generando il valore aggiunto in grado di caratterizzarne il profilo. E non il contrario, come invece capitato in altre situazioni”. Una crescita tangibile che Labinf Sistemi ha potuto alimentare e rendere in questo modo sempre più sostanziale attraverso il lavoro di un team dal grande peso specifico. “Un gruppo coeso, vicino, con cui abbiamo obiettivi condivisi, indispensabile per arrivare a raggiungere il grado di soddisfazione dimostratoci dai clienti – sottolinea la responsabile del business development della Pmi di base a Chivasso -. Noi puntiamo tanto sulla formazione, in particolare su l’upskilling e il reskilling che ci consentono di aggiornare continuamente le competenze del personale per far sì che siano sempre al passo delle soluzioni altamente innovative proposte da Labinf Sistemi. In questo momento, per esempio, tutto quanto gira intorno all’intelligenza artificiale in ottica presente e futura, processi obbligatori per aiutare a mantenere l’azienda sulla cresta dell’onda tecnologica”.
Negli ultimi anni, poi, la software house della provincia di Torino ha portato le proprie conoscenze anche nel settore delle performing arts, un mondo in cui sta trovando spazi di manovra sempre più ampi. “Continuando con l’opera di contaminazione positiva dei vari ambienti nei quali ci muoviamo, abbiamo studiato una soluzione verticale per l’arte e lo spettacolo – conferma Morizio –. Parliamo di organizzazioni che hanno migliaia di dipendenti e sono assolutamente paragonabili a grandi aziende. Per loro facciamo in sostanza la gestione delle produzioni e delle macro pianificazioni. Per contattare e scritturare i grandi artisti, infatti, si parte in qualche occasione speciale anche dieci anni prima dell’evento, quindi è essenziale muoversi per tempo.
Per questi player internazionali, Labinf Sistemi si occupa pure della calendarizzazione degli orari giornalieri: dei momenti in cui si devono iniziare le prove generali o vanno messi a punto gli allestimenti tecnici. In sostanza al tempo ci richiesero un gestionale, un sistema informativo integrato pensato assieme ad esperti del settore che andasse a sostituire il modo di fare precedente, non completamente digitale. Serviva, in altre parole, l’attento processo di efficientamento poi portato a termine con successo e che ci ha permesso di compiere un ulteriore passo in avanti a livello aziendale”, conclude Lucia Morizio.
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