Scelta dalle più importanti griffe internazionali per dare qualità e sostanza alle proprie idee, a partire dal 1987 Salmaso Venezia – 15 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 55 dipendenti – è punto di riferimento nel settore delle calzature di alto profilo da donna, mondo del lusso in cui la Pmi veneta ha da tempo trovato il meritato spazio. Di base a Fossò, in provincia di Venezia, l’azienda guidata dalla famiglia Salmaso ha prodotto in prima persona fino al 2015, per poi scegliere di non proseguire a proporre una linea del marchio sul mercato dedicandosi completamente al conto terzi.
“Il nostro target è da sempre una donna elegante, formale, che vuole indossare un tacco alto in determinati momenti che si trova a vivere nella quotidianità – spiega Daniele Salmaso (nella foto in alto), titolare e socio di Salmaso Venezia –. Un genere di calzature di pelle arricchite da velluti, strass, ma anche stivaletti, sandali oltre che una linea parallela dedicata a borse e pelletteria in genere. Se abbiamo mai pensato di sbarcare con le nostre produzioni in campo maschile? No, l’idea non era assolutamente percorribile e abbiamo così continuato a puntare su ciò che facciamo bene dall’ inizio di questa avventura commerciale. Cambiare rotta comporterebbe una fatica immensa: la costruzione di modelli per uomo implica infatti un lavoro completamente diverso, sia nell’utilizzo dei macchinari che per quanto riguarda la fattura a mano”.
Decisione ben ponderata che ha alle spalle anche motivazioni strettamente economiche, una scelta di campo comunque dettata pure da statistiche di settore ben conosciute dai vertici di Salmaso Venezia. “Il fatto è che la produzione al femminile dà molte più soddisfazioni in termini numerici ma pure di prezzo. La tendenza, verificabile un po’ in tutto il mondo, è legata al fatto che, da tempo, su dieci calzature vendute, otto sono di foggia femminile”.
In costante contatto con i principali brand mondiali delle calzature di lusso, Salmaso Venezia continua ad avere una clientela altamente selezionata e resta perciò focalizzata sul mantenere ben oltre la media la propria offerta nel settore delle calzature. “In genere sono griffe del mondo della moda che, avendo già una precisa idea sulla direzione da seguire con le linee di abbigliamento prodotte, cercano un partner affidabile in un campo contiguo, nello specifico nel nostro universo – chiarisce Salmaso –. A quel punto l’unica cosa che dobbiamo fare con grande precisione è seguire le linee guida dettate dall’art director del brand committente e metterle in pratica secondo i principi tradizionali portati avanti dalle case calzaturiere di pregio italiane”.
In altre parole, la capacità di mantenersi all’interno del solco qualitativo auspicato dalle griffe è ciò che fa la differenza e spinge queste ultime a rinnovare la collaborazione con produttori di lungo corso come Salmaso Venezia. “Non si può certo derogare neanche nel campo della sostenibilità quando sei inserito in determinate dinamiche commerciali. Il mercato ti impone di rimanere entro un percorso ben delineato e qui da noi stiamo seguendo da tempo logiche ecosostenibili basate sull’ottenimento del minor impatto possibile sull’ambiente, obiettivo che cerchiamo di centrare anche attraverso l’uso di collanti ad acqua o la riduzione dell’uso della plastica. Per preservare persone ed ambiente, insomma, vogliamo proseguire a tenere in grande considerazione i dettami del legislatore e le richieste, spesso giustamente stringenti dei clienti italiani ed esteri”.
Nel frattempo, alla Salmaso Venezia si sta ragionando sulle iniziative da mettere in campo nel futuro prossimo per fare fronte a quel rallentamento che sembra interessare al momento il settore calzaturiero. “Il mercato oggi sta subendo una certa decelerazione sia rispetto al 2022-23 che al periodo post Covid-19 – sottolinea il titolare della Pmi con quartier generale a Fossò –. Siamo ormai abituati a viaggiare come fossimo sulle montagne russe, messi in difficoltà dai costi sempre più elevati della materia prima ma pure dalle dinamiche generate dalle guerre in corso. Tutte cose che incidono non poco sul nostro giornaliero e in sostanza determinano il periodo di stallo che stiamo vivendo. Stasi che in ogni caso pensiamo di poter iniziare a metterci alle spalle a partire dal luglio dell’anno in corso, mentre il ritorno alla crescita crediamo possa diventare realtà intorno alla fine dell’estate 2025”.
Gestione aziendale che Salmaso Venezia porta avanti interfacciandosi con il Politecnico calzaturiero di Vigonza, in provincia Padova, antica scuola d’eccellenza. “Dobbiamo, da diversi anni, fare i conti con un enorme problema di turnover e con loro aiuto cerchiamo di formare quei giovani che in genere fanno fatica ad avvicinarsi a questo mondo. Ai ragazzi e pure ai pochissimi operai specializzati d’esperienza ancora liberi nel nostro settore, facciamo vedere, tramite la partecipazione a corsi ad hoc, il lavoro di domani e proviamo così a rimpolpare gli organici dell’azienda”, conclude Daniele Salmaso.
The post ⚡️ Salmaso Venezia, viaggio nelle calzature femminili d’alta gamma appeared first on L'Imprenditore.