Serata ricca di emozioni e riflessioni quella in cui la Fondazione Fondirigenti ha reso omaggio a Giuseppe Taliercio, il dirigente della Montedison sequestrato e ucciso nel 1981 durante gli anni di piombo, figura simbolo di integrità morale e impegno. L’evento di commemorazione si è svolto il 17 dicembre a Roma, presso l’Auditorium Anica, ed è stato articolato in due momenti: la proiezione del film “Giuseppe Taliercio – Il Delitto perduto” e la cerimonia di assegnazione dei premi di laurea, entrambi dedicati alla memoria del manager e finalizzati a promuovere la crescita delle nuove generazioni.
Diretto da Mario Chiavalin, il film ha offerto uno sguardo profondo e toccante sulla figura di Taliercio – si legge nella nota stampa –, fornendo numerosi spunti per il confronto svoltosi al termine della proiezione tra il regista, Cesare Taliercio, figlio del manager scomparso, e Marco Bodini, presidente di Fondirigenti. “Raccontare questa storia è stato un viaggio intenso, non solo attraverso la memoria di un uomo straordinario, ma anche nel cuore di una comunità che ha ancora molto da imparare dal suo esempio”, ha dichiarato il regista.
Cesare Taliercio ha arricchito la serata con un toccante ricordo personale: “Penso che mio padre rappresenti un modello di integrità che trascende il suo tempo. La sua storia è un monito, ma soprattutto un’ispirazione concreta, soprattutto oggi, per le giovani generazioni”. Il presidente Marco Bodini ha sottolineato, invece, come ricordare la figura di Taliercio significhi “riaffermare l’importanza di valori come trasparenza, responsabilità e coraggio civile. Principi fondamentali, soprattutto per i dirigenti, da trasmettere ai nostri giovani, per costruire insieme una società migliore”.
Momento centrale della serata è stata l’assegnazione del Premio Taliercio 2024, un riconoscimento promosso dalla fondazione in occasione dei quaranta anni dalla morte. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, si rivolge a giovani studenti distintisi nella ricerca accademica sul management.
Quest’anno la fase finale del concorso ha visto la partecipazione di settanta candidati provenienti da università pubbliche e private di tutt’Italia – si legge ancora nella nota stampa – e ha premiato tre talenti femminili: Giulia Cosenza, laureata in economia e management all’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sull’Intrapreneurship; Camilla Presutti, laureata in economia e management alla Luiss Guido Carli con una tesi su Mergers & Acquisitions e cultura organizzativa; Sofia Ruello, laureata in innovazione, imprenditorialità e turismo all’Università di Messina, con una tesi sull’etica nel management dell’Intelligenza artificiale. Le tesi vincitrici, insieme a una selezione delle migliori proposte, saranno liberamente accessibili su OIL – Open Innovation Library di Fondirigenti.
Il direttore generale di Fondirigenti Massimo Sabatini ha concluso i lavori con un invito a guardare avanti: “L’esempio di Giuseppe Taliercio ci ricorda che il futuro si costruisce con scelte coraggiose, che sappiano fare tesoro del passato e guardare con fiducia e determinazione al domani. Mantenendo viva la memoria e favorendo la managerializzazione del Paes – ha affermato – la Fondazione Fondirigenti è al fianco di tutti coloro che vogliono impegnarsi nella costruzione di un futuro basato su etica e responsabilità”.
(nella foto in alto, da sinistra a destra: Cesare Taliercio, Camilla Presutti, Massimo Sabatini,
Sofia Ruello, Marco Bodini, Giulia Cosenza e Mario Chiavalin)
The post ⚡️ Fondirigenti ricorda Giuseppe Taliercio appeared first on L'Imprenditore.