Punto di riferimento nel territorio ibleo, Cappello Group – 15 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 70 dipendenti –, in quasi sessant’anni di presenza nei settori dei profilati in alluminio per serramenti, zincatura a caldo e verniciature industriali, è riuscita a rendere tanto progressiva quanto fruttuosa una crescita ascrivibile al lavoro di un nucleo familiare capace di cambiare più volte pelle al proprio impegno industriale e senza mai perdere in efficacia.
“Il nostro segreto aziendale è sempre stato legato alla diversificazione, al non voler puntare tutto su un solo campo commerciale – spiega Giorgio Cappello (nella foto in alto, a destra, con i fratelli Giovanni e Ivana) direttore generale del gruppo con quartier generale a Ragusa, capoluogo della provincia situata nella parte orientale della Sicilia –. Tra le altre cose siamo stati anche in grado di trasformare le linee produttive alla massima velocità possibile, adeguando i prodotti alle esigenze del momento. Un modo di fare che, più volte, ci ha consentito di guadagnare fette di mercato in settori in cui ritenevamo possibili concreti margini di sviluppo”.
L’azienda ragusana ha anche registrato tre brevetti internazionali per soluzioni BIPV, con marchio Coversun®, per la sostituzione delle coperture di edifici commerciali e industriali, per l’installazione su tetti a falda o curvilinei e per l’installazione su superfici verticali. “Tutto è partito nel 1965, quando mio padre Giuseppe ha iniziato ad occuparsi della riparazione di mezzi agricoli e industriali in un’officina di 36 metri quadrati a Giarratana, sempre in provincia di Ragusa. Un lungo viaggio che ci ha portati ad avere ora a disposizione tre stabilimenti di 60mila metri quadrati complessivi di cui 20mila coperti, spazi in cui, da quando agli inizi degli anni ‘90 sono entrato in azienda assieme ai miei fratelli Giovanni e Ivana, abbiamo iniziato e portato a termine la transizione necessaria per passare da una società artigiano-commerciale ad una di profilo pienamente industriale”.
Tra i passaggi più significativi, la costruzione a Ragusa di uno stabilimento per il trattamento superficiale dell’alluminio, mentre poi, tra il 2003 e il 2004, Cappello Group si è dotato di un’ulteriore struttura con indirizzo principale quello della zincatura a caldo di carpenterie metalliche in acciaio. “A questo proposito possiamo vantare una delle vasche di zincatura più grandi del Meridione, investimento a cui ha fatto seguito qualche anno più avanti quello per il terzo stabilimento, anch’esso nell’area industriale ragusana, struttura in cui vengono prodotti profilati in alluminio a taglio termico per sistemi per serramenti ad altissimo risparmio energetico – sottolinea Cappello –. Percorso di crescita passato in seguito per Eklip, marchio che accompagna i sistemi profilati per serramenti in alluminio disegnati e progettati da noi”.
Tutti step importanti per la Pmi siciliana, che nel corso della propria storia ha anche allargato l’interesse d’impresa ad un altro settore altrettanto innovativo. “Intorno al 2008 siamo poi entrati nel campo dell’energia rinnovabile, un mercato, quello del fotovoltaico che ha subito catturato la nostra attenzione. Ci abbiamo investito molto con l’obiettivo di riuscire a creare una filiera che potesse essere utile per l’Italia, oltre che per il territorio ibleo. Purtroppo, però, cinque anni dopo queste aspettative sono definitivamente crollate per le difficoltà incontrate dal settore e così si è deciso di accantonare un progetto reso assai poco attuabile pure a causa dell’impossibilità di competere con le aziende asiatiche. Facciamo ancora qualcosina nel fotovoltaico attraverso impianti chiavi in mano, ma non più con moduli creati in maniera diretta nei nostri stabilimenti”.
Un impegno che comunque, per Cappello Group risulta spesso complicato da mettere integralmente a terra, non certo per la mancanza di domanda o di fiducia nelle capacità della realtà industriale iblea, quanto per una logistica purtroppo ancora deficitaria. “Fare impresa in Sicilia è già di per sé un’impresa – commenta il dg –. E la disparità nei collegamenti stradali rispetto a nord e centro Italia la sentiamo eccome: per raggiungere un cliente nella provincia di Trapani, per esempio, ci mettiamo quattro ore in macchina e cinque e mezzo con un camion. I nostri dipendenti infatti preferiscono di gran lunga le trasferte a Malta, dove arrivano piuttosto comodamente in poco meno di un’ora e mezza a bordo di un catamarano che parte da Pozzallo, piuttosto che dover raggiungere Messina oppure Catania su strada”.
Nel frattempo, l’azienda ragusana sta pensando a quali dovranno essere i settori da sondare nell’immediato futuro per continuare a restare al passo con i tempi e dare anche una mano allo sviluppo sostenibile del Paese. “Il green e tutto quanto gli gira attorno ci affascina enormemente, tanto da condizionare le scelte imprenditoriali in ogni campo in cui operiamo. Nei prossimi cinque anni credo proprio riusciremo a dare un’ulteriore svolta a ciò che facciamo continuando a seguire la scia positiva della sostenibilità ambientale”, conclude Giorgio Cappello.
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