Prosegue il percorso di sensibilizzazione sul tema dell’Intelligenza artificiale a cura di Piccola Industria e Anitec-Assinform. Il ciclo di incontri partito lo scorso anno con il titolo “Intelligenza artificiale e Pmi: esperienze da un futuro presente” ha fatto tappa il 26 marzo a Castellanza, in provincia di Varese, presso la sede dell’Università Liuc Carlo Cattaneo, coinvolgendo le associazioni territoriali di Confindustria Alto-Milanese, Confindustria Como e Confindustria Varese.
A fronte di grandi potenzialità “l’IA resta ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane – si legge nel comunicato stampa –, in particolare quelle di minori dimensioni. Secondo l’Eurostat, nel 2023 solo il 5% delle imprese almeno 10 dipendenti ha dichiarato di usare sistemi di IA, contro una media dell’8% nell’Ue”. Nel caso delle imprese italiane questa percentuale scende al 4,4% contro il 24% delle grandi imprese.
La Lombardia nel suo complesso presenta una situazione migliore rispetto a quella di altre regioni italiane; innanzi tutto, le imprese con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 68%. Secondo uno studio del Digital Innovation Hub Lombardia, poi, nel 2022 il mercato dell’IA nella regione ha superato i 120 milioni di euro e ha una prospettiva di crescita del 40% per il prossimo biennio 22/24, che lo dovrebbe portare a raggiungere la cifra di 270 milioni di euro. Infine, il mercato digitale nel suo complesso – si legge ancora nella nota – nel 2022 ha superato in Lombardia i 19 miliardi di euro, crescendo del 4% rispetto al 2021.
La vivacità della regione è stata sottolineata da Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform. “Como, Varese e Alto Milanese si distinguono per le loro eccellenze in filiere specializzate, come tessile, chimica e manifattura. L’IA trasforma questi settori con applicazioni che vanno dalla manutenzione predittiva alla gestione automatizzata dei magazzini, fino al supporto al design – ha spiegato –. Inoltre, non possiamo trascurare il ruolo cruciale che l’IA svolge nella prototipazione e modellazione dei capi”.
Per Gay, però, “servono politiche che tengano conto delle specificità delle Pmi, come Anitec-Assinform ha sottolineato nel suo ‘AI manifesto’”, in modo da “accompagnare le aziende nell’adozione dell’IA e consentire loro di crescere e acquisire scala, competere e prosperare nell’economia globale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda pure il presidente di Piccola Industria Giovanni Baroni: “Parliamo di tecnologie trasversali a ogni settore industriale – ha spiegato – che toccano tutti i soggetti raccolti nelle diverse filiere e capaci di incidere e dare benefici sull’intera gamma delle attività dell’azienda”.
Soddisfazione è stata espressa anche circa il format, che è basato sulla presentazione di casi concreti e il confronto con i partecipanti e che per questo motivo ha raccolto crescente soddisfazione da parte delle imprese. “Siamo estremamente soddisfatti di come sta procedendo questo percorso sui territori che abbiamo avviato oltre un anno fa insieme ai colleghi di Anitec-Assinform e a quelli delle associazioni locali coinvolte a ogni tappa – ha sottolineato Baroni –. La partecipazione delle imprese agli incontri è in continua crescita. È un ulteriore segno della vitalità del nostro tessuto imprenditoriale, della velocità con cui le nostre imprese si muovono e della prontezza con la quale sono disposte a cogliere le opportunità di crescita”.
Ciò non significa che non resti ancora molto lavoro da fare. “Abbiamo interpellato la nostra base associativa e ci siamo resi conto che solamente il 16% delle imprese rispondenti ad un nostro sondaggio ha intenzione di investire in IA nel 2024”, ha affermato Andrea Bonfanti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Varese. C’è dunque un sistema industriale “che ha bisogno di strumenti per essere accompagnato alla scoperta di un tema così al centro dello scenario mondiale del digitale, ma ancora troppo poco presidiato dalle Pmi”, ha aggiunto l’imprenditore.
Paola Guffanti, presidente reggente della Piccola Impresa di Confindustria Alto Milanese, ha portato ad esempio l’attività svolta dall’associazione: “Come Gruppo, grazie anche al Digital Innovation Hub Lombardia – ha raccontato – stiamo già provvedendo alla divulgazione delle migliori tecnologie digitali per spingere sul loro utilizzo”. Di base c’è la consapevolezza che “l’A riuscirà, sempre maggiormente, ad aiutare le piccole industrie a realizzare le idee, spesso geniali e innovative, degli imprenditori”, ha concluso Walter Pozzi, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Como.
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