Arturo Luzzi è Ambasciatore d’Italia ad Abidjan, capitale dello Stato ivoriano. Nominato nell’ottobre del 2021, precedentemente è stato ambasciatore in Etiopia per quattro anni e in Senegal dal 2011 al 2016, paese dal quale seguiva anche altri stati dell’area, quali il Mali o la Guinea. Ha ricoperto anche l’incarico di inviato speciale per il Sahel. Con lui abbiamo fatto il punto sulle relazioni tra il nostro Paese e lo Stato ivoriano.
Ambasciatore Luzzi, qual è lo stato dei rapporti bilaterali tra Italia e Costa d’Avorio?
Il rapporto tra i due paesi, che è sempre stato ottimo, si è ulteriormente consolidato in questi due anni. La Costa d’Avorio è un partner eccellente, con posizioni affini all’Europa sui grandi temi internazionali. A livello bilaterale il dialogo politico è costante, con incontri di alto livello quale quello tra il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara e il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella avvenuto nel settembre del 2022. Contiamo di continuare a sviluppare il dialogo politico bilaterale e tra qualche giorno una delegazione ivoriana di alto livello parteciperà alla conferenza Italia-Africa che si svolgerà a Roma il 28 e 29 gennaio.
I rapporti bilaterali sono buoni un po’ in tutti i settori, soprattutto in quello economico. A tal proposito, è necessario sottolineare che il sistema economico ivoriano è in crescita, così come è in crescita il numero delle aziende italiane qui presenti sul mercato, in maniera trasversale dal settore oil&gas alla difesa, ma anche nel settore ittico, del legname, zootecnico, e nell’agribusiness.
Quali sono le opportunità e gli ostacoli per le imprese italiane che intendono operare in Costa d’Avorio?
Innanzitutto, è obbligatorio precisare che l’economia ivoriana è tra le più trainanti in Africa Occidentale e rappresenta oltre il 40% del Pil dell’area Uemoa, (Unione Economica e Monetaria dell’Africa Occidentale, ndr). Il paese ha una crescita costante e forte del Pil, che dal 2012 si attesta su una media del 6%, con punte anche dell’8-9%.
Il governo ivoriano ha adottato una serie di riforme per agevolare gli investimenti stranieri ed esso stesso sta investendo nei settori prioritari per la crescita economica. Si è dotato di un Piano di sviluppo con una prospettiva quinquennale ed ha avviato grandi progetti di opere pubbliche.
Chiaramente esistono anche rischi economici nel Paese, in quanto l’economia ivoriana è ancora debole in termini di redditività, c’è una forte incidenza del settore informale e c’è una forte dipendenza dall’export di materie prime, in particolar modo cacao e anacardi. Inoltre, ci sono ancora degli sforzi da fare in materia di fiscalità, trasparenza ed efficienza delle procedure amministrative e doganali.
Tuttavia, abbiamo potuto costatare in occasione di un Business Forum organizzato qui nel 2022 e che fa parte dell’iniziativa Attanasio (il progetto di assistenza e accompagnamento alle aziende italiane nei paesi dell’Africa subsahariana creato dal ministero degli Affari esteri in memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in un agguato in Congo il 22 febbraio del 2021, ndr), che esiste un forte interesse da parte delle imprese italiane verso il paese. In particolar modo, tra i settori che offrono maggiori opportunità per le nostre Pmi spiccano principalmente l’agroindustria, le grandi opere, le energie rinnovabili.
Che supporto forniscono le autorità italiane in loco alle imprese italiane interessate ad operare in Costa d’Avorio?
Supportiamo le imprese italiane che operano nel paese in varie forme; il nostro aiuto è sia informativo che organizzativo. Ad esempio, facilitando incontri con autorità locali e assistendo in casi di controversie. Anche in un’ottica di rafforzamento della nostra attività abbiamo riattivato dopo alcuni anni il nostro ufficio commerciale dell’Ambasciata e abbiamo rafforzato l’antenna Ice qui presente. In più su nostro impulso a marzo dell’anno scorso abbiamo aperto una filiale della Camera di Commercio.
Costa d’Avorio, uno sguardo d’insieme
La Costa d’Avorio, la più grande economia all’interno della Unione economica e monetaria dell’Africa dell’Ovest (Uemoa), ha registrato nell’ultimo decennio uno dei tassi di crescita maggiori in tutta l’Africa sub-sahariana. Nonostante le criticità macroeconomiche globali legate alla pandemia di Covid-19 e alle recenti tensioni geopolitiche, l’economia ivoriana continua a dimostrare forti segni di resilienza e il paese rimane un player centrale nel panorama economico dell’Africa occidentale.
Parte della crescita è dovuta agli ingenti investimenti nelle infrastrutture connettive del paese, in primis nel digitale, nelle costruzioni e nei trasporti, nonché alla recente scoperta di nuovi giacimenti petroliferi e di gas, sfruttati da Eni in partenariato con la compagnia nazionale Petroci. Il governo ivoriano ha inoltre mantenuto una politica macroeconomica cauta, volta a incrementare la fiducia degli investitori. Il paese, leader globale nella produzione e nell’export di anacardi e cacao, sta inoltre investendo fortemente nello sviluppo di catene di approvvigionamento volte ad aumentare la produttività manufatturiera e agricola.
Sul piano commerciale, la Costa d’Avorio è stato il primo paese dell’Africa occidentale ad applicare la reciprocità con l’Unione europea, con una graduale liberalizzazione dei dazi doganali per i prodotti provenienti dal vecchio continente. Tra il 2010 e il 2020, le esportazioni della Costa d’Avorio verso l’Ue sono passate da 3 a 4,2 miliardi di euro, mentre le importazioni della Costa d’Avorio dall’Ue sono passate da 1,6 a 2,8 miliardi di euro, confermando l’Unione europea come primo partner commerciale e investitore di Abidjan.
Negli ultimi tre anni, gli scambi commerciali tra Italia e Costa d’Avorio registrano uno sostanziale equilibrio: nel periodo gennaio-settembre 2023, il nostro Paese ha esportato prodotti e servizi per un valore di 229 milioni di euro e importato per un valore pari a 233 milioni euro, secondo i dati forniti da Infomercatiesteri: la Costa d’Avorio si attesta così come quarto paese dell’Africa sub-sahariana per interscambio bilaterale con l’Italia.
I prodotti maggiormente importati in Italia dalla Costa d’Avorio appartengono al settore agroalimentare e minerario, mentre tra i prodotti italiani più esportati in Costa d’Avorio figurano macchinari e autoveicoli.
Il Business Forum organizzato da Confindustria Assafrica & Mediterraneo nel 2022 a Roma, alla presenza del presidente Alassane Ouattara, ha dato nuovo impulso alle relazioni economiche e commerciali tra i due paesi. Ad oggi, la presenza imprenditoriale italiana non è cospicua, ma è costante e radicata sul territorio, attraverso Pmi attive soprattutto nel settore ittico, agroalimentare, nei trasporti marittimi e nelle costruzioni.
(a cura di Alfredo Sagona)
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