Da azienda che a metà degli anni ‘80 si occupava esclusivamente di telefonia, nel tempo Planetel – 35 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 120 dipendenti – è diventata una realtà industriale capace di operare compiutamente in vari ambienti tecnologici legati al mercato delle telecomunicazioni e del system integration in ambito nazionale. Tra i primi Internet service provider italiani (Isp e Wisp) e presente sul territorio come player unico, il gruppo con quartier generale a Treviolo, in provincia di Bergamo, e composto da sei società controllate, distribuite tra Veneto, Lombardia e Campania, sta continuando a garantire la giusta attenzione per dare risposte alle necessità delle piccole e medie imprese mentre, in parallelo, presta i propri servizi anche ai mercati wholesale, enterprise e residenziale.
“In altre parole, ci siamo trasformati da operatori solo telematici in globali. Al momento abbiamo 4mila chilometri di nostra fibra ottica posata principalmente in Lombardia ma pure in Veneto – sottolinea Bruno Pianetti (nella foto in alto), presidente e amministratore delegato di Planetel –. Sfruttando il know how maturato per alcuni di loro in quasi quarant’anni di lavoro qui in azienda, i tecnici sono in grado di fornire servizi vari ad una clientela che, ovviamente, ha desideri specifici. E per dare risposte così diverse le une dall’altre ci aiuta il fatto di non avere uno schema fisso d’intervento per tutti i servizi richiesti: magari, faccio un esempio, per un quartiere periferico di nuova costruzione servono interventi mirati che non possono essere uguali a quelli che andiamo a fare nel centro di una città. In ogni caso abbiamo ottime relazioni con gli amministratori pubblici perché siamo capaci di dare loro ciò che i cittadini chiedono e in questo modo l’80% dei comuni in cui siamo passati con la fibra ottica sono successivamente diventati nostri clienti”.
Risolvendo le problematiche esistenti a largo spettro, occupandosi perciò delle necessità di attività, negozi come delle aziende, Planetel ha conseguentemente aumentato il livello della propria offerta complessiva anche nel campo della cybersecurity. “Questo della sicurezza è un tema molto sentito negli ultimi tempi e pone un focus importante sulla necessità di governare strutture con metodi adeguati – spiega Pianetti –. Convincere certi tipi di clienti a dotarsi di strumenti per tenere sotto controllo eventuali intrusioni informatiche estremamente pericolose non è sempre facile. Pian piano c’è stata una maturazione della consapevolezza su questi argomenti e si sente sempre meno dire che tanto non avranno mai problemi ‘perché l’impresa è piccola, poco attrattiva e non famosa’. Da parte nostra, comunque, li invitiamo per prima cosa a fare formazione per essere in grado di allontanare le insidie che portano con loro i delinquenti informatici”.
Presente sostanzialmente in tre mercati, quello dei privati, in cui la Pmi lombarda propone pure servizi anti intrusione, il business, settore nel quale continua ad ottenere le migliori performance, Planetel nel terzo campo operativo offre ad altri, importanti operatori la fibra ottica che questi acquistano per un certo numero di anni. “Tra le varie cose che siamo in grado di seguire c’è anche il settore della Pubblica amministrazione. Siamo infatti certificati per poter gestire i loro dati e posso dire che ora, attraverso un cresciuto livello di connettività, tutto funziona a più giga di un tempo e mi pare meglio”.
Passato nel giro di quarant’anni da pioniere nel settore delle telecomunicazioni a riconosciuto testimone e protagonista del passaggio anche culturale verso nuove forme di connettività, Bruno Pianetti non ha certo perso la voglia di misurarsi con tutto ciò che è ancora da scoprire, pur dovendo fare i conti con quei problemi indotti che affliggono ormai una buona fetta dell’imprenditoria di casa nostra. “Gli esperimenti sono sempre stimolanti, che tu sia appassionato di un settore o di un altro. Continui a metterti in gioco quotidianamente mentre non pensi a quello che hai fatto ieri ma sei interessato, soprattutto, a fare ancora meglio domani. Queste affascinanti dinamiche, però, sono da qualche anno complicate dalla difficoltà di trovare mano d’opera qualificata, anche se in alcuni campi, attraverso corsi dedicati e spiegando in particolare ai giovani dove vogliamo andare, i canditati li troviamo comunque. Quindi adesso, nonostante Planetel sia sufficientemente attrattiva come azienda, la cosa più importante sarà quella di essere bravi a tenerceli”.
Progetto che nella sede centrale di Treviolo andrà di pari passo con altri ugualmente strategici sulla strada di uno sviluppo industriale ancora più marcato. “L’idea è di proseguire nel percorso che nel giro di tre anni dovrebbe portarci a diventare anche fornitori. Intanto stiamo acquisendo piccole aziende in Lombardia e Veneto, regione quest’ultima in cui abbiamo altre operazioni in corso, mentre continuiamo a perseguire logiche di ulteriore crescita offrendo alla clientela infrastrutture e servizi”, conclude il presidente ed amministratore delegato di Planetel.
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