L’idea forte che ha guidato Tilog – 4,9 milioni di euro di fatturato nel 2023 a fronte di 40 dipendenti – durante i suoi primi sei anni di presenza sul mercato è quella legata all’obiettivo di riuscire a modificare la vision complessiva nel settore della logistica. Proposito ambizioso quanto rivoluzionario che la Pmi con quartier generale ad Ospitaletto, in provincia di Brescia, sta continuando a cavalcare in primo luogo per farsi promotrice di un innovativo modello di business, completamente diverso da quanto visto sinora.
“L’impronta etica è stata da sempre alla base di ogni nostro progetto, nato senza mai affidarci ad intermediazioni commerciali e dando un’importanza primaria alla presenza in azienda del maggior numero possibile di donne – spiega Giuseppe De Rosa (nella foto in alto), ideatore e amministratore dell’impresa lombarda –. Al di fuori, in partenza, anche del concetto di startup, ho voluto da subito fare qualcosa di diverso rispetto a quanto visto in quel mondo degli operatori della logistica in cui avevo passato i precedenti ventitré anni”.
Attenta a dare un aiuto concreto nel gestire filiere industriali, Tilog si interfaccia con il settore industriale produttivo non cercando mai di ampliare i magazzini dei singoli player, ma, al contrario, si preoccupa di efficientarli e di conseguenza ridurli. “È chiaro che per mettere a terra tutto questo andiamo incontro a complessità elevate rispetto alla concorrenza. Considerato, inoltre, che siamo operativi in più branche industriali, il nostro modus operandi richiede quindi un panel di competenze che va molto oltre la mera riorganizzazione di un magazzino fisico. Nell’ottica del dimensionamento dei magazzini scegliamo dove, quando e cosa comprare per renderli super funzionali. E ci preoccupiamo di farli acquisire nei posti giusti: magari a 50 chilometri di distanza dall’azienda, ma vicino al punto d’imbarco. Un impegno non da poco in cui abbiamo al fianco solo tecnologia nativa interna, intelligenza artificiale e altri strumenti informatici. Per poter poi contare su forecast attendibili, la macchina va comunque istruita al meglio e serve quindi la massima conoscenza del modo in cui questa va usata per giungere a risultati efficaci”.
UN MAGAZZINO RIORGANIZZATO CON IL SUPPORTO DI TILOG
Offerta verso la clientela che Tilog cerca di migliorare costantemente sia in termini qualitativi che affidando alle nuove leve responsabilità sempre crescenti. “Gli imprenditori con cui abbiamo a che fare, sin dal momento della prima stretta di mano, iniziano a pesarti per capire se hai le capacità per dare loro concretamente un sostegno per portare a compimento il progetto che hanno in testa – chiarisce De Rosa –. Dopodiché entra in campo il team che abbiamo costruito negli anni, gruppo di lavoro composto anche da giovani dipendenti e capace di farsi apprezzare da chi continua a fidarsi di noi”.
Ma, con tutta probabilità, l’aspetto più ricco di significati ravvisabile all’interno della macchina Tilog è legato all’universo femminile, verso cui i vertici aziendali della Pmi di base ad Ospitaletto continuano a dimostrare di avere un’attenzione speciale. “Per me assumere donne dai 18 ai 35 anni, cioè in età in cui le probabilità di una gravidanza sono molto alte, è diventata una bandiera – sottolinea l’amministratore dell’azienda lombarda –. Lo faccio anche perché dobbiamo metterci in testa che riprendere a mettere al mondo bambini potrebbe rendere il nostro futuro molto meno problematico, lasciando alle prossime generazioni prospettive migliori rispetto alle attuali. In più bisogna capire bene che, se mancheranno all’appello milioni di nuovi nati nel prossimo ventennio, il commercio e l’indotto economico dovranno conseguentemente fare fronte ad un colpo terribile da incassare”.
Per quanto riguarda invece tutto quanto si collega alla sostenibilità ambientale, Tilog si è, per esempio, dotata di mezzi di movimentazione che sfruttano batterie al litio in grado di andare in carica solo una volta alla settimana. “Inoltre abbiamo inventato una piattaforma intelligente per i camion con l’obiettivo di evitare di inquinare l’ambiente durante il carico e lo scarico, mentre per l’efficientamento dei flussi giornalieri disponiamo di un macchinario capace di rispondere direttamente agli autotrasportatori”.
La positiva esposizione sul mercato ha poi portato nuovi, importanti contatti alla Pmi lombarda, decisa a ampliare il proprio raggio d’azione commerciale. “Di recente siamo stati contattati da Leonardo per mettere a punto una logistica di asservimento per produzioni industriali. Componenti per riuscire a mettere in linea di produzione determinate cose, il tutto sotto la regia di un software nativo interno. Concetto di business in cui credo proprio Tilog possa essere un unicum in Europa. In più, nello scorso mese di luglio, ha preso il via un progetto assieme ad un’azienda che si occupa di coloranti e aromi chimici nel settore alimentare”, conclude Giuseppe De Rosa.
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