Questa è una storia tipicamente italiana, scritta da chi un giorno ha pensato di avere sufficienti conoscenze per poter provare a far qualcosa di significativo mettendosi in proprio. E così, dopo aver passato una decina d’anni a formarsi in un’azienda di casa nostra, Alessandro Farano (nella foto in alto) ha deciso di scommettere sulla passione della sua vita, quella fisica che è alla base dei successi di Novasis Innovazione – 1,7 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 13 dipendenti –, Pmi con quartier generale a Pont St. Martin, in provincia di Aosta, e con un’altra sede a Rivalta, in provincia di Torino.
Impresa impegnata principalmente nel mondo del manufacturing, la realtà industriale valdostana è attiva nel settore dell’automotive, dell’ottica, dimostrando una spiccata ecletticità in grado garantirle una presenza qualificata pure nel campo dei sistemi di visione artificiale, come in quelli dei sistemi di misura non a contatto e dei sensori gas infrarosso. “Sin dal 2011, anno di partenza del progetto Novasis Innovazione, abbiamo subito iniziato a differenziare il nostro impegno sul mercato – spiega l’amministratore delegato Farano –. Questo perché, nelle esperienze fatte in precedenza mi era stato insegnato che il segreto per migliorare le performance e non andare incontro a problemi era quello di differenziare i settori, i clienti e le zone di influenza geografica. Uno dei motivi, tra l’altro, per cui al momento abbiamo un fatturato equamente diviso tra nazionale ed estero”.
Al centro dell’idea che ha dato vita all’azienda dell’aostano sono da sempre le persone, quei qualificati collaboratori, ingegneri o fisici, che affiancano Farano nell’interessante quotidiano vissuto all’interno dell’impresa. “Sapevo che trovando dipendenti in gamba e determinati avremmo sicuramente realizzato un team vincente, oltre che un gruppo soddisfatto di poter dare risposta agli argomenti sfidanti su cui si basa il nostro lavoro. Anche questo modo di interpretare in maniera innovativa le richieste del committente ci ha fatto conoscere dai grossi player presenti sul mercato, che continuano ad affidarci cose da fare con fiducia. Un altro dei valori aggiunti di Novasis Innovazione è poi legato alla forte propensione ad investire cifre consistenti nel settore della ricerca e sviluppo, tanto che, anno dopo anno, non siamo mai scesi al di sotto del 20% del fatturato messo a frutto”.
Ma cosa ha portato di nuovo sul mercato la Pmi con base a Pont St. Martin rispetto alla situazione che si è trovata di fronte all’esordio in certi ambienti industriali? “Il primo impatto mi ha fatto capire come ci fosse una sorta di buco di mercato, soprattutto nel campo dei sistemi di visione avanzati, secondo me derivante da una mancanza di metodo nel modo di gestirli: una singola telecamera, insomma, non poteva più bastare per risolvere tutti i problemi – sottolinea Farano –. Ora invece abbiamo a disposizione l’Intelligenza artificiale e di conseguenza siamo capaci di occuparci di tutte le sfaccettature possibili. E non prendiamo in giro nessuno, anzi, in talune occasioni, possiamo risultare brutali sulla strada della value chain. Lavoriamo quindi solo per chi apprezza qualità ed eccellenza, magari spendendo un po’ di più rispetto alla media”.
Novasis Innovazione ha pure la forza per non andare in difficoltà quando magari riceve richieste non comuni dalla clientela estera, mondo spesso più complicato da soddisfare pienamente, ma che l’azienda aostana riesce comunque ad accontentare sfruttando le conoscenze accumulate negli anni. “È tutto basato sul know how italiano, sulla formazione che ci è stata trasmessa nelle nostre università. In altre parole, tecnicamente parlando, non ci troviamo mai a disagio quando interagiamo con realtà industriali internazionali, perché il bagaglio di nozioni acquisito ci supporta in ogni frangente. Credo, insomma, sia vitale puntare sempre di più sulla formazione, aspetto che, in molte occasioni, continua a dare a noi italiani un vantaggio in termini di competenze nei confronti degli altri”.
Una maniera di affrontare le richieste del mercato che per Novasis Innovazione passa pure dalla scelta di affiancare il cliente con un approccio tailor made. “È assolutamente così. Ci chiedono di portare a termine una determinata idea progettuale e noi customizziamo il tutto secondo le loro esigenze – chiarisce l’ad dell’impresa valdostana –. La più grande fortuna-sfortuna sta nel fatto che spesso ci domandano cose difficili a cui dare risposte semplici. Ma posso dire che, anche sugli argomenti più complessi, ormai abbiamo l’esperienza per chiudere il progetto secondo i desideri del committente”.
Infine, Novasis Innovazione si prepara a fare un ulteriore passo nella direzione sperata, soprattutto dopo aver avuto il riconoscimento sul campo di grandi player operanti nei settori in cui si è fatta conoscere l’azienda di Pont St. Martin. “In sostanza ci stanno chiedendo se siamo interessati a fare network con loro. Stiamo ancora valutando se accettare i loro finanziamenti, ma in ogni caso rimarremo una Pmi che continuerà ad investire nella ricerca, a partecipare a bandi regionali come ad aderire a progetti collaborativi pure in ambito europeo”, conclude Alessandro Farano.
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